Intervento sul secondo rapporto sulla coesione economica e sociale


Onorevole Presidente, Onorevoli Colleghi,
II Titolo XVII del Trattato che istituisce la Comunità europea, ed in particolare l'art. 158, stabilisce fra le priorità politiche dell'Unione "lo sviluppo armonioso dell'insieme della Comunità", "mirando a ridurre ii divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite o insulari". Personalmente, ritengo che sia necessario continuare a perseguire questo obiettivo, con una politica coerente, costante e sostenibile. 
Il secondo rapporto sulla coesione dell'UE presentato dal commissario Barnier dipinge una situazione che è migliorata ma che certamente non è risolta; è evidente come i progressi compiuti siano disomogenei, e come permangano forti disparità regionali che, come giustamente rilevato dal relatore, anziché regredire si approfondiscono. E' quindi necessario, soprattutto in vista del futuro e auspicato ampliamento dell'Unione europea, ripensare la politica di coesione e nei suoi obiettivi e nei suoi finanziamenti. Per quel che riguarda gli obiettivi, sostengo in pieno la posizione del collega On. Musotto. Attualmente, il criterio con cui si selezionano le regioni idonee ad ottenere aiuti, fa riferimento alla soglia del 75% della media comunitaria del PIL pro capite. A partire dal 2006 ritengo che sarebbe più corretto e realistico individuare un secondo criterio di idoneità, che personalmente identificherei con il tasso di disoccupazione, perché certamente l'ingresso di regioni più povere e più bisognose di aiuti non innalzerà ii livello delle regioni attualmente Obiettivo 1. Il relatore giustamente parla di "convergenza statistica", che in quanto tale non va confusa con la "convergenza reale" cui tutti noi auspichiamo. Per quel che concerne poi i finanziamenti ritengo che l'attuale soglia dello 0,45% del PIL comunitario destinato alla politica di coesione sia troppo bassa, e che in vista della prossima programmazione si dovrebbe trovare un maggior budget per il finanziamento di quella che, a pieno titolo, deve essere considerata una delle più importanti politiche comunitarie. Grazie.