Dall'Italia
all'Europa
La
mia storia è una storia dura e difficile; mi è doloroso
anche solo ricordare e raccontare.
Quello che ho sentito e visto in questi giorni mi ha fatto male, come
credo a tutti; sì profondamente ed esprimo la mia solidarietà
a coloro che hanno subito dolori (le famiglie dei ragazzi di Nassirya)
e alle Istituzioni che hanno avuto minacce ed attentati.
Sono tornato alle immagini di casa negli anni '80, colpita dal terrorismo;
un fratello in fin di vita ed una famiglia segnata.
Queste immagini hanno fatto parte dei miei sogni notturni tante volte,
ma grazie alla mia famiglia, a mio Padre, uomo della decima Mas seviziato
e condannato a morte a 20 anni, ho avuto la forza di andare avanti,
di non diventare un terrorista o un drogato; di fare la vita, soprattutto
avendo la forza di perdonare.
Sì, io l'ho fatto ma per questo, per un ragazzo del '69, ha voluto
significare tanto; ho dovuto dimenticare le volte che mi hanno bistrattato,
colpito o dileggiato perché Turchi, perché figlio di un
uomo di destra, che insieme al Padre fondò e diresse il Secolo
d'Italia.
Questo io non lo voglio più ricordare, questo io non lo voglio
più vedere sul volto dei giovani.
Come disse Mio Padre nella notte della mia elezione nel '99: "
Oggi tu hai vinto e loro i terroristi hanno perso"
Quindi quello che voglio dire è che la mia destra, come anche
il Paese in generale, deve vincere per le proprie idee, per le proprie
proposte, per la propria classe dirigente, senza vedere il colore politico;
voglio vedere il mio partito, come anche il mio Governo e così
l'opposizione, non ricordare tempi passati e drammi relativi, ma guardare
avanti verso le nuove sfide politiche.
Oggi di fronte a noi abbiamo l'Europa, ancora tutta da realizzare e
costruire; l'Europa delle Patrie con una sua Costituzione da approvare,
con delle istituzioni nuove da presentare e soprattutto con un obiettivo
di sviluppo e lavoro che è fondamentale per la nostra generazione
in cui ho messo tutto il mio entusiasmo ed il mio impegno; abbiamo l'Italia
delle riforme da portare avanti, tra queste se dobbiamo trovare un qualcosa
di identitario ed importante nel prossimo futuro, in questo contesto
storico-politico è l'interesse nazionale all'interno del Federalismo;
per noi interesse nazionale è : l'unità della Patria,
Sanità, sociale, cultura, scuola, ricerca, agricoltura, difesa,
infrastrutture, sicurezza e tanto altro. Credo che una Nazione che dopo
tanti anni si ritrova con la propria identità, storia e cultura
orgogliosamente addirittura per un periodo al Governo dell'Europa, lo
dico soprattutto a coloro (molti) che hanno creduto e faticato per portare
avanti questa Italia dignitosamente e sacrificandosi, si debbano sottolineare
i propri valori: Dio, Patria e Famiglia.
Spero che le mie parole ed il mio piccolo esempio di questa grande parte
del cuore italiano che batte a Destra, ma che batte soprattutto per
la propria Patria, possa aiutare a costruire e a credere in una società
basata sul reciproco rispetto ed amore.
"La pacificazione" grande obiettivo delle generazioni passate
parte dal '57 sulle colonne del Secolo d'Italia diventa attuale oggi
più che mai, cambiano i soggetti ed i riferimenti, ma anche noi
giovani di questo secolo dobbiamo saperlo fare.