Fisco,
Sanità e Lavoro
L’Italia
si ritrova in un contesto storico, irripetibile, a guidare l’Europa
in una fase di costruzione delle sue istituzioni e soprattutto del suo
progetto futuro.
Per quel che riguarda le istituzioni il lavoro dei convenzionali è
stato grande; più debole il progetto politico. In questo contesto,
nel quale si é distinto, per qualità delle proposte e
per il suo impegno, Gianfranco Fini, dobbiamo fare in modo di avvicinare
l’Europa ai cittadini.
Mi chiederete: come? Con quali strumenti? Credo che se una qualità
va trovata nella CdL (casa delle libertà), é quella di
aver cambiato il modo di far politica, e soprattutto la sua impronta
nel comunicare la politica alla gente comune. Quindi prendiamo tre argomenti
che la gente sente e portiamoli, in questo semestre, nella discussione
e nel dibattito politico. I tre temi che più la gente sente sono:
fisco, sanità, lavoro. Per il fisco si dovrà dall’Europa
uniformare il prelievo fiscale senza avere aree “protette”
(vedi Madeira al 2/3% di prelievo), né nazioni a semaforo rosso
(vedi l’Italia con oltre il 40% di prelievo). Arrivare ad avere
dei paletti tra il 20% e il 30% di prelievo per le persone fisiche e
giuridiche, credo che vada incontro alle necessità sia degli
Stati, ma soprattutto della gente che in questo momento soffre di un
carovita incredibile e insostenibile. Per la sanità credo che,
partendo dall’assunto che si debba sempre garantire il diritto
alla salute, si possa intervenire stanziando da 1 a 10 miliardi per
le infrastrutture e i servizi sanitari, e facilitare con una normativa
a livello fiscale gli investimenti dei privati nel settore, oltre che
cercare di regolamentare secondo alcuni pagamenti di reddito, chi potrà
avere il totale rimborso e chi parte delle proprie “spese”
sanitarie.
In ultimo, e non mi stancherò mai di ripeterlo, dobbiamo dare
lavoro, soprattutto al centro-sud; dobbiamo vedere “caschi gialli”
per le strade. Facciamo in modo di approvare la relazione sulle grandi
infrastrutture (TEN) raddoppiando le risorse da 4,6 miliardi a 8, e
soprattutto là dove avremo difficoltà per aprire cantieri,
per i cosiddetti “lacci e lacciuoli” burocratici, consideriamo
queste opere a regime speciale e andiamo avanti.
Credo di aver suggerito alcuni argomenti che noi tutti sentiamo e tocchiamo
ogni giorno da vicino. Se il centro destra porterà a compimento
questo, ma spero anche altro in questo semestre, ne avrà relativi
risultati positivi l’Europa, ma soprattutto la nostra amata Italia.