Sui
fondi dell'Anp
Come
vicepresidente della Commissione per i Bilanci sono stato uno dei maggiori
promotori dell’inchiesta sugli aiuti diretti all’Autorità Palestinese.
Abbiamo chiesto la costituzione di un Gruppo di Lavoro che si occupasse
del problema degli aiuti inviati alla Palestina.
Per più di un anno si è lavorato sugli aiuti diretti che
la Commissione Europea ha erogato direttamente alla Autorità Palestinese,
attraverso trasferimenti bancari su un conto corrente.
Durante i lavori del Gruppo abbiamo ascoltato le testimonianze di tutte
le parti coinvolte e delle organizzazioni internazionali incaricate del
monitoraggio dell’utilizzo dei fondi da parte dell’Autorità Palestinese.
Il lavoro puntava sulla necessità di indagare se effettivamente
gli aiuti erano diretti in qualche modo a finanziare il terrorismo.
Le conclusioni del Gruppo di Lavoro hanno evidenziato che non c’è
stato un effettivo controllo di come i fondi erogati dall’Unione Europea
all’Autorità Palestinese venissero impiegati e gestiti.
Per diversi mesi, prima ancora che venisse istituito il Gruppo di Lavoro,
la Commissione Europea ha ripetutamente sostenuto che il Fondo Monetario
internazionale era l’organismo incaricato a monitorare l’uso corretto
degli aiuti.
I funzionari del FMI chiamati a testimoniare, hanno confermato al Gruppo
di Lavoro che non è sotto la loro responsabilità monitorare
gli aiuti diretti.
Al contrario, è emerso chiaramente che il FMI è responsabile
esclusivamente per monitorare gli sviluppi macro-economici nella regione.
Grazie al lavoro svolto dal nostro Gruppo di Lavoro siamo riusciti ad
ottenere informazioni indispensabili per la lotta al terrorismo:
1) contrariamente a quanto si pensava, il FMI non ha l’incarico di monitorare
l’utilizzo dei fondi che l’autorità palestinese può gestire
come crede, per cui non si ha la certezza di come gli aiuti diretti erogati
dall’Unione Europea siano stati utilizzati.
2) Le ipotesi di un utilizzo dei fondi erogati dall’UE per finanziare
il terrorismo non possono essere escluse.
3) Secondo quanto riportato nei documenti scoperti israeliani milioni
di euro sono stati erogati per finanziare attività terroristiche.
Grazie al lavoro svolto durante il gruppo di lavoro sull’Autorità
Palestinese abbiamo chiesto ed ottenuto: che la Commissione Europea richiedesse
all’Autorità Palestinese di usare i fondi per iniziare le riforme
a livello del sistema finanziario dell’Autorità (nel luglio del
2002); nuove forme di finanziamento da parte della Commissione che ha
così implicitamente ammesso che gli aiuti diretti non erano monitorati
in maniera adeguata; che i pagamenti agli impiegati dell’autorità
fossero effettuati attraverso trasferimenti bancari e non in cash ( a
partire dall’aprile del 2004).
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